Coltura della patata

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La patata è un tubero della famiglia delle solanacee che ha origine sulle Ande Peruviane a 2000 metri di altitudine. Necessita un clima mite per la coltivazione, senza particolari eccessi di freddo o di caldo.

Questo tubero non ha certo bisogno di presentazioni: parliamo di uno degli ortaggi più importanti tra quelli coltivati, per via del suo grandissimo utilizzo in cucina. La patata è un ottimo contorno per le carni, ma anche piatto sostanzioso per molte famiglie contadine in tutto il mondo.

Coltivazione

Si tratta di uno dei grandi classici dell’orto; vale la pena approfondire la sua coltivazione, percorrendo le varie fasi dalla semina alla raccolta.

Terreno, preparazione e concimazione

Il terreno ottimale per la coltura delle patate è leggermente acido, dovrebbe avere un pH idealmente intorno a 6 e non inferiore a 7, potete leggere come misurare il pH del suolo se volete verificare il vostro.

Occorre predisporre una buona concimazione di fondo: indicativamente conviene usare intorno ai 5-6 kg di letame maturo a metro quadro oppure 0,6 kg se usiamo pollina e stallatico pellettato, quando è possibile meglio propendere per il letame piuttosto che usare concimi essiccati. Se impieghiamo la pollina dobbiamo fare attenzione a non esagerare con l’azoto, per cui è bene compensare con altre sostanze.

La lavorazione del terreno per le patate deve essere profonda, per offrire al momento della semina un suolo sciolto e molto drenante, per questo motivo si vanga affondando la lama fino ai 30/40 cm. La pianta della patata teme infatti i ristagni di acqua, che farebbero marcire i tuberi.

Semina

Le patate si seminano a partire dalla primavera, quando le temperature medie arrivano oltre i 10 gradi, l’ideale è che siano tra i 12 ed i 20 gradi. A seconda della zona climatica il periodo di impianto può variare tra febbraio e giugno, dove l’inverno è molto mite si può fare anche una semina autunnale a settembre/ottobre.

Il sesto di impianto prevede una semina per file, distanziate di circa 70 cm l’una dall’altra. Si colloca una patata ogni 25-30 cm lungo ogni fila, interrata a 10 cm di profondità. In alternativa si può anche mettere la patata in superficie per poi coprirla con 10 cm di terra, questo in modo che la pianta usufruisca della parte più soffice del terreno. La tecnica è utile in particolare con un suolo molto compatto o tendente all’umido.

La semina delle patate in realtà è una moltiplicazione per talea: il seme vero è contenuto nelle palline verdi che seguono la fioritura, mentre il tubero è un fusto modificato che fa da riserva di amido per la pianta.

Nella semina per talea si possono usare patate intere, ma anche pezzi di tubero. Se la misura supera i 50 grammi infatti possiamo dividere il tubero per avere più semente. L’importante è che ogni pezzo sia da almeno 20 grammi e abbia un minimo di due “occhi” (le gemme), il taglio deve essere fatto a spicchi, non dividendo a metà, visto che la maggior parte delle gemme sta sul polo opposto allo stolone. Per vedere meglio le gemme si può mettere le patate al caldo e inumidirle ogni due giorni, dopo una settimana i germogli si allungheranno fino a 1-2 cm e si potrà procedere alla partizione dei tuberi. Occorre fare attenzione a non danneggiare i germogli appena nati quando si pianta. Dopo il taglio si lascia asciugare qualche giorno per far rimarginare, dopo di che si mettono le patate a dimora. Non ha particolare importanza la posizione della patata sul terreno, ma volendo possiamo lasciare i getti in alto.

Coltivazione

Per coltivare le patate nell’orto le accortezze da avere sono relativamente poche, una volta piantati i tuberi non c’è moltissimo da fare.

In un suolo ben lavorato e ben concimato la coltura richiede irrigazione solo al bisogno. Il lavoro più importante durante la coltivazione è il rincalzo, che permette anche di eliminare la gran parte delle erbe infestanti. C’è poi da controllare la presenza di eventuali insetti dannosi e da monitorare la salute delle piante, per intervenire in caso di patologie, tematiche che andiamo ad approfondire meglio.