Vite

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LA COLTURA DELLA VITE

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La coltivazione della vite è molto diffusa in quanto è una pianta che dal punto di vista climatico, è estremamente adattabile.

La vite è coltivata in molte parti del mondo; nel nostro continente la coltivazione viene effettuata nelle aree centrali e in quelle meridionali. Coltivazioni più o meno estese sono presenti anche in Asia, in Africa, nell’America del Nord, in quella del Sud, in Australia e in Nuova Zelanda.

La vite è una pianta robusta e molto adattabile, ma per ottenere grappoli di qualità è importante tenere conto della posizione soleggiata (aumenta il grado zuccherino dei grappoli), il clima asciutto (limita gli interventi con preparati rameici), il terreno drenato (la vite soffre i ristagni d’acqua che possono portare a fenomeni di asfissia radicale).

Inoltre è importante evitare l’eccessiva irrigazione, anche nel primo anno di impianto.

La piantagione delle barbatelle si effettua in ottobre-novembre o in marzo; nel primo anno di impianto, deve essere irrigata e fertilizzata con concimi ricchi di azoto per poter sviluppare le radici e la chioma.

Sono diverse le operazioni da effettuare per ottenere un ottimo raccolto; le piante della vite devono essere nutrite, potate, legate, irrigate e mantenute in buona salute. Il nutrimento della pianta si ottiene concimando il terreno; le piante giovani hanno bisogno di maggiori quantità di azoto che serve per far sviluppare la pianta. Fosforo, Potassio e Magnesio sono invece utili per produrre i frutti e favorire la maturazione.

La vite vanta purtroppo di un numero elevato di nemici; le malattie della vite insorgono con alta probabilità.

PERONOSPERA DELLA VITE: è un fungo che attacca le foglie giovani. Quando la malattia si manifesta, con muffa biancastra sulla pagina inferiore della foglia, è troppo tardi per intervenire. Alcune zone delle foglie seccano, così come gli acini, se i grappoli sono già formati.

OIDIO DELLA VITE: non è causato da piogge ma è sufficiente l’umidità dell’aria, in presenza di alte temperature. Si manifesta con una polverina biancastra sulle foglie per questo viene anche chiamato “mal bianco”. Le parti che vengono più attaccate sono gli acini, che presentano spaccature e quindi vengono attaccati dagli altri parassiti da ferita.

TIGNOLA DELLA VITE: è data da due farfalline che depongono le uova sul grappolo appena formato. Le larve appena nate, alla prima generazione distruggono i fiori e le bacche già allegate; le successive generazione attaccano gli acini nello stato in cui sono. Gli attacchi di Settembre, sugli acini ormai maturi, generano la botrite.

BOTRITE: malattia fungina che si manifesta sui grappoli giunti quasi a maturazione. Questa malattia si presenta come una muffa grigia che avvolge il grappolo. Questa muffa è favorita dal clima caldo umido e dalla cattiva circolazione d’aria attorno ai grappoli.

FLAVESCENZA DELLA VITE: porta al disseccamento delle foglie e alla morte della parte aerea della pianta. Questa malattia è portata da almeno 3 tipi di insetti, che depongono le uova all’interno dei rametti, incidendoli in profondità oppure sulla pagina inferiore delle foglie, a seconda della specie. L’insetto adulto, con il proprio apparato pungente, si nutre della linfa delle piante attaccate; la successiva caduta delle foglie porta ad una riduzione del grado zuccherino dei frutti.

FILLOSSERA DELLA VITE: afide parassita della vite del nord America; sulle viti europee provoca danni limitati al solo apparato radicale e non sulla chioma. Sulle viti americane provoca danni limitati all’apparato aereo e non sulle radici. Sulle foglie le punture della fillossera provocano la formazione di “galle” all’interno di ognuna delle quali sono alloggiate in media 500 uova. Anche i piccioli fogliari, i viticci ed i tralci erbacei vengono interessati dall’attacco dell’afide; sulle radici si formano tuberosità e nodosità in seguito alle punture effettuate dall’insetto.

PRODOTTI UTILIZZATI

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