Peperone

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LA COLTURA DEL PEPERONE

Open Green fornisce una vasta gamma di soluzioni per massimizzare la resa del Peperone. Le soluzioni Open Green permettono di gestire sia la fase di produzione che la fase di spinta vegetativa funzionale ad ottimizzare peso e calibro. Lo scopo è quelli ottimizzare il costo ettaro in funzione della massima produzione ed ottenere il miglior rapporto costo/beneficio.

Il peperone è un ortaggio della famiglia delle solanaceae. I suoi frutti possono essere di diverse forme e diversi colori, in genere dal giallo al rosso, mentre il verde è una manifestazione acerba. Si distinguono anche in base alle dimensioni: a frutto grosso o a frutto piccolo (peperoncini).

Questa verdura contiene CAPSAICINA, presente in particolare nella parte placentare del frutto, in corrispondenza dei semi. L’abbondanza di capsaicina determina la piccantezza del frutto, la sua concentrazione può variare a seconda del tipo di peperone, per cui possiamo avere peperoncini piccanti o peperoni più dolci.

Il peperone è una pianta abbastanza esigente in fatto di sostanze nutritive ed è molto diffusa come pianta da coltivare nell’orto. La pianta del peperone richiede un terreno con valore di pH compreso tra 5,5 e 7, ricco di sostanza organica e possibilmente sabbioso. È molto importante che il suolo non faciliti ristagni per prevenire malattie della pianta.

I peperoni, come detto prima, amano i terreni ricchi di sostanza organica, per questo è importante l’utilizzo di letame maturo oppure letame pellettato. Potendo scegliere, è sempre meglio fornire concime organico ammendante naturale come compost e letame piuttosto che l’equivalente essiccato i pellet.

Il clima adatto ai peperoni dipende molto dalla varietà scelta, alcune hanno bisogno di temperature maggiori. In generale si tratta di un ortaggio che predilige temperature miti ed estati calde.

Si raccomanda una buona esposizione, anche se un sole eccessivo d’estate su alcune varietà può scottare il frutto. Per la semina, i semi di peperone hanno bisogno di temperature elevate per germinare. Con una temperatura di 24-26 gradi i semi nasceranno entro una decina di giorni.

Se semina in inverno per avere l piantine pronte in primavera. Il peperone ha una pianta che richiede di essere sostenuta con tutori ai vari rami, in modo da non piegarsi e supportare il peso del frutto. Più è grande la dimensione del frutto e più è importante la realizzazione dei sostegni.

Nel peperone dolce, per ottenere un raccolto di buona pezzatura occorre potare la pianta in modo da eliminare alcuni frutti, concentrando le energie su quelli restanti. La pianta del peperone inizia con un fiore, poi aumenta in modo esponenziale, infatti va avanti biforcandosi e ogni biforcazione a sua volta si divide in due. All’aumentare della produzione di frutti si riduce via via la misura, la potatura prevedere di eliminare sempre delle due biforcazioni. In questo modo si ottiene una produzione analoga se misuriamo il peso, ma distribuita su frutti di dimensioni omogenee.

I peperoni hanno un fabbisogno crescente di acqua, aumenta al comparire dei frutti, non bisogna quindi far mancare le irrigazioni. Come per il pomodoro, anche per il peperone il processo di maturazione avviene in due stadi: prima maturano i semi e la parte interna, poi la parte più esterna. Se la buccia è ancora verde significa che il processo non si è ancora completato. Appena i frutti raggiungono dimensioni e gradi di maturazione ottimali vanno sempre asportati dalla pianta per favorire lo sviluppo degli altri frutti.

Normalmente i peperoni iniziano a maturare dopo circa 60 giorni dall’allegagione, ma completano la colorazione dopo 80-100 giorni, sempre contati a partire dall’allegagione del fiore. Sei il frutto viene raccolto non appena inizia il viraggio, dopo 2-3 giorni riesce a portarlo a compimento, ma appassirà tanto più rapidamente quanto più inizialmente era verde.

Il peperone può essere colpito da diverse malattie, in particolare da alcuni funghi patogeni. La prevenzione di questa avversità è molto importante in agricoltura biologica e inizia con una buona lavorazione e cura del terreno.

– PERONOSPORA: malattia funginea che si diffonde in presenza di molta acqua, può uccidere la pianta anche in 24 ore. Si riconosce per il nero che si nota nelle parti esterne, soprattutto sulle foglie. Il periodo maggiore di peronospora del peperone si verifica in caso di temporali estivi. Per eliminare le spore dal terreno è sufficiente un anno di rotazione colturale in cui non si coltivi peperone, pomodoro, patata o melanzana.

– VERTICILLIUM: malattia simile alla peronospora come manifestazione anche sei l nero del marciume si nota nei capillari più che all’esterno. Questa malattia ha un decorso più lento, impiega 7-10 giorni a compromettere la pianta fino a provocarne la morte. Persiste nel terreno anche per 5 anni.

– FUSARIUM: si manifesta con colorazione nera nei capillari interni.

– MARCIUME APICALE: non è una vera e propria malattia ma una fisiopatia ossia l’effetto da carenza d’acqua o mancato assorbimento di calcio. Il marciume parte esclusivamente dall’apice del frutto.

– OIDIO: questa patologia si manifesta con un imbrunimento delle foglie, segue perdita di lucentezza sempre della foglia e distacco della pellicola esterna. Per prevenire l’oidio è possibile irrorare il peperone con lo zolfo, occorre farlo a inizio agosto, tenendo conto un periodo di carenza di una settimana.

Anche i parassiti possono portare seri problemi alla nostra coltivazione di peperoni come ad esempio gli afidi, il ragnetto rosso, trialeurodide, piralide del mais.

Open Green fornisce una vasta gamma di soluzioni per massimizzare la resa del peperone. Le soluzioni Open Green permettono di gestire sia la fase di produzione che la fase di spinta vegetativa funzionale ad ottimizzare peso e calibro. Lo scopo è quello di ottimizzare il costo ettaro in funzione della massima produzione ed ottenere il miglior rapporto costo/beneficio.

PRODOTTI UTILIZZATI

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Ramendo