Anguria

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LA COLTURA DELL'ANGURIA

Open Green fornisce una vasta gamma di soluzioni per massimizzare la resa dell’Anguria. Le soluzioni Open Green permettono di gestire sia la fase di produzione che la fase di spinta vegetativa funzionale ad ottimizzare peso e calibro. Lo scopo è quelli ottimizzare il costo ettaro in funzione della massima produzione ed ottenere il miglior rapporto costo/beneficio.

L’anguria è una pianta che appartiene alla famiglia delle cucurbitacee. La coltivazione dell’anguria è molto simile a quella del melone. Le condizioni climatiche dell’anguria, sono uguali a quelle del melone; l’anguria è originaria dei climi caldi e cresce bene si si hanno temperature intorno ai 30 gradi, per questo è un ortaggio estivo.

Se il clima è un po’ rigido bisogna ricorrere a tunnel o pacciamatura con dei teli neri per scaldare le piante. Una temperatura sotto i 14 gradi può fermare la crescita e di conseguenza il raccolto.

L’anguria cresce in terreno ricchi e non aridi, solitamente acido con pH sopra ai 5,5. Questa coltivazione richiede molta acqua e sostanze nutritive. Come altre piante, anche l’anguria teme il ristagno di acqua che provoca marciumi radicali.

È importante quindi preparare il terreno e arricchirlo concimandolo. La semina dell’anguria avviene in primavera, tra Aprile e Maggio per evitare che le temperature siano troppo basse o ci siano gelate tardive.

L’anguria può essere colpita da diverse malattie; le più pericolose sono le virosi, ma ci anche malattie fungine.

– DIDYMELLA: è uno dei più importanti patogeni sulle cucurbitacee che intacca le foglie, gli steli e i frutti. Il fungo può sopravvivere nel terreno e sui residui delle piante e sino a due anni senza una pianta suscettibile nelle vicinanze. Questo fungo si diffonde tramite vento e pioggia. Il trattamento delle sementi può prevenire questa malattia precoce consentendo alle piantine di crescere senza ostacoli. Il trattamento dovrebbe proteggere la coltura dall’infezione tramite le spore nell’ambiente.

– MARCIUME DA FUSARIUM: le piante infette mostrano segni di avvizzimento e lo stelo solitamente marcisce completamente. Una muffa rosata potrebbe essere visibile. L’avvizzimento solitamente inizia da un lato causando la curvatura dei germogli. Le radici possono essere intaccate a vari gradi, a seconda della specie di Fusarium. Questa malattia si sviluppa più rapidamente a temperature di circa 27 °C con un pH di meno di 6,5. Le radici lesionate offrono punti d’ingresso per le spore. Fusarium viene disperso da sementi, vento, terreno e residui delle piante.

– Marciume radicale (PYTHIUM SPP): è visibile prima nelle radici che diventano bruno nerastro e mostrano segni di marciume. Si ha avvizzimento nello stadio precoce del processo di infezione, dopo il quale la pianta avvizzisce gradualmente. Il sintomo più chiaro è il marciume completo delle radici in seguito al quale la corteccia della radice più essere facilmente spellata dal cilindro radicale. Il confine tra il tessuto malato e il tessuto sano è spesso ben delineato. La crescita della pianta è ritardata e la foglia può diventare gialla a causa di un assorbimento insufficiente dei nutrienti tramite le radici. Questo parassite colpisce particolarmente le piante giovani. Nel tessuto malato, Pythium produce spore a riposo a pareti spesse che possono sopravvivere per diversi mesi. In condizioni di umidità e calore, queste si sviluppano in “spore che nuotano” che vengono facilmente disperse da acqua e schizzi di terreno.

– RHIZOCTONIA: i primi segni della malattia sono macchie fogliari subito sopra il terreno e nel mezzo del colletto. Le lesioni possono diffondersi o rimanere minori. A livelli elevati di umidità, si sviluppano filamenti fungini, formando una ragnatela nella quale le foglie o i germogli della pianta possono rimanere impigliati. L’elevata umidità, in particolare in combinazione con temperature elevate, favorisce lo sviluppo della malattia. Questi filamenti fungini possono essere dispersi nel fogliame tramite spruzzi di acqua o la lavorazione del terreno. Durante lo stadio di riproduzioni il fungo può facilmente diffondersi da una pianta all’altra sulla superficie del terreno.

Open Green fornisce una vasta gamma di soluzioni per massimizzare la resa dell’anguria. Le soluzioni Open Green permettono di gestire sia la fase di produzione che la fase di spinta vegetativa funzionale ad ottimizzare peso, calibro e sapore. Lo scopo è quello di ottimizzare il costo ettaro in funzione della massima produzione ed ottenere il miglior rapporto costo/beneficio.

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